LIQUIRIZIA
Glycyrrhiza glabra
Deriva dal greco “glykys”, dolce, e “rhiza”, radice, dal sapore dolciastro della radice e significa appunto “radice-dolce”. Le proprietà terapeutiche della Liquirizia erano già note agli Egizi. Santa Ildegarda la utilizzava come sedativo della tosse. Negli anni ’50 è stata documentata la sua efficacia nel trattamento dell’ulcera gastroduodenale.
Proprietà: è antinfiammatoria e cicatrizzante, sedativa della mucosa gastrica e duodenale grazie alla glicirrizina; è digestiva, espettorante e rinfrescante. Usata per la tosse, colite spastica, gastrite, pressione bassa, febbre, alitosi, stipsi, gas intestinali, infiammazioni urinarie, dolori mestruali.
Il decotto viene usato in caso di ulcera duodenale in quanto protegge le mucose gastriche e ne accelera la guarigione. Inoltre, fluidifica le secrezioni bronchiali e ne favorisce l’espettorazione.
Ad uso esterno, la radice da masticare è un buon emolliente e antinfiammatorio della bocca e delle gengive.
Gianfranco l’erborista, dice: personalmente utilizzo la radice di Liquirizia, per le persone che portano la pressione molto bassa, assieme al Rosmarino. Oppure in caso di gastrite e colon irritabile con intestino pigro, la miscelo insieme alla Malva fiori e foglie e alla Cicoria radice (sempre se il cliente porta la pressione bassa o regolare, e senza mai eccedere).
Un abbraccio, alla prossima settimana!